lunedì 3 settembre 2007

Appuntamento 07/09/2007 - Saperi & Sapori si incontrano al XV Festival del Peperoncino a Diamante (CS)

Diamante 07/09/2007

Diavolilli e habanero

La Calabria chiama il Messico. Nel XV compleanno il Festival di Diamante rincorre il legame con la patria del “diavolilllo”. Tre le iniziative in programma: un convegno, una mostra fotografica e un “Gemellaggio gastronomico”. Tutte e tre parleranno dell’habanero, il peperoncino più piccante del mondo originario dello Yucatan, in Messico.
Verrà a parlarne in un convegno il Prof. Tomas Gonzàlez, presidente del Consejo de ciencia y tecnología del Estado de Yucatán.

Ce lo farà vedere in tutte le fasi della raccolta una mostra fotografica di Ennio Calice che l’ha realizzata in Messico apposta per noi. Per il gemellaggio gastronomico arriveranno sette artigiani direttamente dello Yucatán per farci assaggiare le loro piccantissime salse e per assaggiare a loro volta la nduja e la rosamarina di Calabria che per piccantezza non sono seconde a nessuno.
Sarà uno scambio alla pari?
Da una parte il Messico, patria indiscussa di Sua Maestà con la tradizione millenaria della civiltà azteca. Dall’altra la Calabria, la regione che è al primo posto in Italia per il consumo di “diavolilli”. Patria di leccornie infuocate come la rosamarina e la nduja, gioielli gastronomici unici al mondo che non temono il confronto con nessun habanero.
Il gruppo folkloristico Miromagnum insieme con gli amici Messicani vi aspettano per vivere insieme momenti molto "piccanti".


Vi aspettiamo

news: Cliccate sul logo dell'accademia..... e poi mi direte

3 commenti:

Sansone ha detto...

Lo sapevi che:
"Il peperoncino piccante era usato come alimento fin da tempi antichissimi. Dalla testimonianza di reperti archeologici sappiamo che già nel 5.500 a.C. era conosciuto in Messico, presente in quelle zone come pianta coltivata, ed era la sola spezia usata dagli indiani del Cile e del Messico. In Europa il peperoncino è arrivato con Cristoforo Colombo che l'ha portato dalle Americhe col suo secondo viaggio, nel 1493. Dato che sbarcò in un'isola caraibica, molto probabilmente ha incontrato un Capsicum chinense, delle varietà Scotch Bonnet o Habanero, i più diffusi nelle isole.

Introdotto quindi in Europa dagli Spagnoli, ebbe un immediato successo, ma i guadagni che la Spagna si aspettava dal commercio di tale frutto (come quello di altre spezie orientali) furono deludenti, poiché il peperoncino si acclimatò benissimo nel vecchio continente, diffondendosi in tutte le regioni meridionali, in Africa ed in Asia, e venne così adottato come spezia anche da quella parte della popolazione che non poteva permettersi l'acquisto di cannella, noce moscata ecc.

Il frutto venne così chiamato a causa della somiglianza nel gusto (sebbene non nell'aspetto), con il pepe, Piper in latino. Il nome con il quale era chiamato nel nuovo mondo in lingua nahuatl era "chili", e tale è rimasto nella lingua inglese e in alcuni nomi di varietà, come il chiltepin, C. annuum var. aviculare, derivato dal nauhatl chilitecpintl o peperoncino pulce, per le dimensioni e il gusto ferocemente piccante. Il chiltepin è ritenuto l'antenato di tutte le altre specie. Nei paesi del Sudamerica di lingua spagnola e portoghese, invece, viene comunemente chiamato ají, modernizzazione dell'antillano asci. La parola in lingua quechua per i peperoncini è uchu, come nel nome usato per il rocoto dagli Inca: rócot uchu, peperoncino spesso, polposo."
(tratto da wikipedia"

Unknown ha detto...

Molto interessante! Se volete approfondire l'argomento così come proposto da Sasa, a cui va un ringraziamento. Permettetemi di consigliarvi un libro che narra alcune tra le tante curiosità sulla storia delle spezie.

"I bottoni di Napoleone". Come 17 molecole hanno cambiato la storia
Autore Le Couteur Penny; Burreson Jay

;-)

Anonimo ha detto...

lo frequenterò con assiduità.
Raimondo