domenica 21 febbraio 2010

"Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto"

"Se maometto non va alla montagna, la montagna va da maometto" potremmo iniziare così questo nuovo post del gruppo miromagnum di mormanno. Come già anticipato questa estate il gruppo gruppo questo anno compie 30 anni di storia, per festeggiare al meglio questo traguardo si è posto una serie di obiettivo per i mesi a seguire.

Uno tra questi era la nostra partecipazione alla borsa internazionale del turismo 2010, l'idea era semplice portare il gruppo e il suo ultimo lavoro all'evento: la BIT 2010. Per logistici questo non è stato possibile, ma non per questo ci siamo scoraggiati!

Anzi, grazie al rapporto di collaborazione instaurato con l'amministrazione Provinciale e in modo particolare con l'assessore Pietro Lecce abbiamo deciso di voler supportare la seguente iniziativa:

Come si diceva in precedenza oggi si chiude la feria di Milano, in breve la BIT 2010, ma per dirla alla Corrado "non finisce qua" domani pomeriggio i maggiori tour operator del NORD e dell'EST dell'Europa saranno ospiti nella nostra provincia presso l'Hotel dei Sibariti (Corigliano)




Ad accoglierli ci saranno i Miromagnum e molte altre associazioni che rappresentano il cuore del nostro territorio. Durante la serata ad ogni tour operator consegneremo:
- una scheda descrittiva del gruppo in lingua
- una scheda descrittiva del lavoro "adotta la tradizione"
- Varie copie del cofanetto

Saranno presenti alla cerimonia di accoglienza i presidenti dei parchi della sila, Pollino, rappresentanti delle Comunità Montane, l'Assesore Provinciale al turimo, organi di stampa, tv locali, agenzie fotografiche e tanti altri ancora. Permettetemi di fare una considerazione personale: da registrare per la prima volta un coordinamento ad unisono da parte di tutti gli enti, un fattore positivo che ben ci fa sperare su una nuova visione del turismo nella nostra terra!

domenica 14 febbraio 2010

Carnevale 2010: Rotonda (PZ), Cassano allo Jonio (CS) "curri, curri u porcu"

Nel rispetto della tradizione più sana e genuina i Miromagnum parteciperanno:
  • oggi ultima domenica di carnevale alla festa della città di Rotonda, sede del Parco Nazionale del Pollino
  • domani lunedì grasso ad un antico rito che si svolge nella città delle terme di Cassano allo Ionio denominato la "giostra del maiale".


A prima vista questa celebrazione potrà sembrare, arcaica, violenta, incocepibile ai giorni nostri, al pari della corrida dei tori. Nel rispetto di questa valutazione, ci piace illustrare lo spirito con cui nasce il rito "curri, curri u porcu".

Il rito nasce nel medio evo e veniva celebrato l'ultimo lunedì di carnevale, a quei tempi, epoca dei vassalli e servi il carnevale era uno dei pochi momenti in cui si realizzava "a livella". Inoltre il maiale simbolo del carnevale rappesentava contemporaneamente due facce della stessa medaglia: ricchezza-potere, espressa con forza a tracotanza in ogni luogo dai signorotti del borgo.

Il maiale era una delle poche ricchezze a cui poter ambire, specie nei tempi passati. Vero è che ancora oggi le nostre genti evocano questo detto: "n'ortu, nu porcu e na chirica rasa, ti inghj na casa" (un orto, il maiale e un prelato sono fonte di ricchezza per chi li ha in casa".

Il lusso del maiale, era un lusso di pochi, appunto delle classi nobili. I nobili in questo occasione e solo in questa occasione mettevano a disposizione un maiale (già precedentemente ucciso) e chi dei cavalieri riusciva a tagliarne la testa con un sol colpo ne sarebbe diventanto proprietario. Insomma un sorta di piccolo "win for life" del medioevo!

Forse dopo aver letto il senso simbolico esistente al rito, il lettore sarà più clemente nel giudicare l'evento! Chissà se fra qualche migliaio di anni, osservando i nostri comportamenti (di oggi) il lettore non si ponga la stessa domanda?

Vi riporto la descrizione ufficiale riprtata sul sito del comune di cassano allo ionio:

Tempi addietro, nel periodo di carnevale, la nostra popolazione era attratta da uno spettacolo, che oggi potrebbe sembrare barbaro ed incivile, "u curru u purcu",cioè “la giostra del maiale”.





Alla fine del corso principale della città veniva sistemata una lunga fune, in modo trasversale, alla quale veniva appeso un maiale( già ucciso) con il capo ingiù.. I concorrenti, mulattieri e contadini , cavalcando muli e cavalli, si lanciavano in corsa e cominciavano a colpire la testa del maiale fino a farla cadere. Veniva dichiarato vincitore colui che, con un colpo netto e finale, faceva cadere la testa del maiale per terra. Il trionfatore, come segno tangibile di vittoria, poneva tra i denti un pezzo di orecchio del maiale e girava, accompagnato da altre persone, per tutto il paese. La tradizione era stata interrotta, ma da qualche anno questa manifestazione viene riproposta alla cittadinanza di Cassano


vi aspettiamo!