giovedì 7 febbraio 2013

E la Bindi mi disse:"Grilli ha firmato il decreto"

Pochi minuti fa la Presidente On. Rosi bindi, in visita presso la sede di Mangone della Cerved Group S.p.A., dopo aver incontrato la dirigenza aziendale, ha voluto lasciare un saluto ai dipendenti presso le proprie postazioni di lavoro. Visitando la mia stanza, ho avuto l'onore di consegnarle pesonalmente il cofanetto "Adotta la tradizione" unitamente ad una lettera in cui ho cercato di sintetizzare ed esprimere, per quanto possibile, il disagio che vive la comunità mormannese da due anni a questa parte. La Presidente, appena ha appreso la mia provenienza e la motivazione del gesto simbolico della consegna, ha testualmente detto: "Dica al suo Sindaco che il Ministro Grilli ha firmato proprio stamane il decreto che conferisce ai paesi colpiti dal sisma quanto atteso!".
La "speranza" continua, avanti Mormanno!

Allego il testo della lettera che ho consegnato alla Presidente.



Gentilissima Presidente Bindi,
benvenuta in Calabria, benvenuta in questa terra ricca di contraddizioni. L’azienda che oggi sta visitando ne è la conferma: alta professionalità e innovazione tecnologica creata e gestita da giovani!
Non voglio assolutamente annoiarla nè distrarla dalle tante attività che in questi giorni dovrà assolvere. Vorrei solo, in poche parole, illustrarle ciò che è successo - negli ultimi due anni – ai confini della Calabria e precisamente nell’area del Pollino: 3 - 4 scosse telluriche, in media, al giorno per oltre due anni hanno terrorizzato l’intera comunità e in modo particolare quella Mormannese. Il colpo di grazia è arrivato il 26 Ottobre 2012 con una scossa di magnitudo 5.0. Per nostra fortuna, non abbiamo avuto vittime ma le perdite sono ingenti: 227 sfollati, 460 abitazioni inagibili, varie attività commerciali chiuse. Un danno, da una prima stima, pari a  € 23.000.000.
Fino ad oggi abbiamo assistito a tante passerelle, politiche e non, senza ricevere alcuna risposta concreta. L’antica saggezza popolare ben sintetizza il pensiero di chi è stato colpito dal sisma: “Chiacchjieri e tabaccherie i lignu, u Bancu i Napuli non s’impegna”. Capirà bene che la popolazione è sull’orlo di una crisi di nervi, alla frustrazione si aggiunge la rabbia! Un paese in ginocchio senza né più casa e né bottega.
Per capire meglio, vorrei raccontarle Mormanno prima del sisma: un paesino dedito al turismo, dove le associazioni pullulano, tra mille difficoltà,  come i tanti Pini loricati del Pollino. Per meglio apprezzare la mia descrizione, Le chiedo - quando avrà una attimo di tempo - di visionare il cofanetto “Adotta la tradizione”. L’opera racconta gli ultimi 30 anni della nostra comunità Mormannese attraverso la voce delle associazioni, le imprese, gli enti, l’università. Un sistema a rete capace di innovarsi nel rispetto della tradizione.
Dopo quel 26 Ottobre, la popolazione si sente sola e abbondanata, quella scossa sembra aver tolto ogni speranza! Molti di voi, tra cui Lei, si sta adoperando per far riemergere un sentimento “positivo” per affrontare al meglio le difficoltà che in questo momento l’Italia tutta sta vivendo. Proprio per questo motivo la esorto a farsi carico della situazione di indigenza in cui versa la nostra comunità. Lo faccia visitando Mormanno e la sua gente, lo faccia prendendo un impegno: combattere con tutte le sue forze affinché Mormanno possa riappropriarsi di quella speranza che sostiene ogni causa. Lo faccia, la prego.
“…fino al giorno in cui Dio si degnerà di svelare all'uomo i segreti dell'avvenire, tutta la più alta sapienza d'un uomo consisterà in queste due parole: aspettare e sperare.” (Edmond Dantes)

Salvatore Cersosimo, uno dei tanti Mormannesi

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