“gli esami non finiscono mai”, ieri mattina nella piazza principale di Bitburg abbiamo celebrato in modo insolito lo scambio dei doni. Ci saremmo aspettati una cerimonia formale dove il Sindaco insieme a tutte le istituzioni raccogliessero “le mille nuove” dai vari ambasciatori di pace in ambiente del tutto formale. Anche in questo la cittadinanza di Bitburg, ha valuto sancire un modo innovativo di accoglienza, un modello senza fronzoli ma ricco di significato. L’ha fatto facendo esibire ogni gruppo nella piazza adiacente al Museo della Birra e con il Dr. Joachim Randals sindaco della città, spendersi a favore dei suoi ospiti.
Siamo stati il 4* gruppo ad essere accolti, il sindaco in perfetto italiano, non solo ha presentato il gruppo alla sua cittadinanza raccontando la nostra storia ma ha illustrato la Calabria, le nostre bellezze con sapienza. Dopo l’esibizione abbiamo consegnato le lettere di saluto inviateci per l’occasione dal sindaco di Mormanno Guglielmo Armentano, con relativa targa. Poi è venuto il momento di presentare il Parco Nazione del Pollino con bellissima nota inviata dal presidente del Parco Pollino On. Domenico Pappaterra ed infine cosa che ci inorgoglisce molto, una missiva dell’On.Prof. Mario Caligiuri attuale assessore Regionale alla cultura. Nulla togliere agli amici di sempre Domenico e Guglielmo, che da sempre sono stati nostri sostenitori, la lettera da parte dell’On. Caligiuri ha dimostrato che il gruppo oltre ad essere da sempre “ambasciatore di pace” è indiscutibilmente portavoce di “cultura e valori”.
Ricordo a tutti che questo è un festival Cioff e da 5 anni non venivano invitati gruppi Italiani, a causa di qualche “eccesso di protagonismo” da parte dei nostri predecessori connazionali. Il nostro compito, in questo caso così come avvenuto in Russia l’anno scorso, gli anni lì erano 20 ma il motivo era sempre lo stesso, è doppio. Occorrerà non solo dare il meglio di noi stessi ma riaprire una linea di credito che per qualche “bischerello”, per dirla alla Delfino, si era interrotta.
Ancor di più motivati da questa ulteriore sfida, il pomeriggio abbiamo “battezzato” il palco del Festival, l’abbiamo fatto danzando e cantando con i piccoli di Bitburg. Avreste dovuto vedere le loro facce, a suon di tarantella ballavano, ridevano. Alla domanda “do you like?” la risposta era anticipato sempre da un sorriso “yes. I love, Miromag --- num!” (troppo difficile nella pronuncia )
Siamo stati il 4* gruppo ad essere accolti, il sindaco in perfetto italiano, non solo ha presentato il gruppo alla sua cittadinanza raccontando la nostra storia ma ha illustrato la Calabria, le nostre bellezze con sapienza. Dopo l’esibizione abbiamo consegnato le lettere di saluto inviateci per l’occasione dal sindaco di Mormanno Guglielmo Armentano, con relativa targa. Poi è venuto il momento di presentare il Parco Nazione del Pollino con bellissima nota inviata dal presidente del Parco Pollino On. Domenico Pappaterra ed infine cosa che ci inorgoglisce molto, una missiva dell’On.Prof. Mario Caligiuri attuale assessore Regionale alla cultura. Nulla togliere agli amici di sempre Domenico e Guglielmo, che da sempre sono stati nostri sostenitori, la lettera da parte dell’On. Caligiuri ha dimostrato che il gruppo oltre ad essere da sempre “ambasciatore di pace” è indiscutibilmente portavoce di “cultura e valori”.
Ricordo a tutti che questo è un festival Cioff e da 5 anni non venivano invitati gruppi Italiani, a causa di qualche “eccesso di protagonismo” da parte dei nostri predecessori connazionali. Il nostro compito, in questo caso così come avvenuto in Russia l’anno scorso, gli anni lì erano 20 ma il motivo era sempre lo stesso, è doppio. Occorrerà non solo dare il meglio di noi stessi ma riaprire una linea di credito che per qualche “bischerello”, per dirla alla Delfino, si era interrotta.
Ancor di più motivati da questa ulteriore sfida, il pomeriggio abbiamo “battezzato” il palco del Festival, l’abbiamo fatto danzando e cantando con i piccoli di Bitburg. Avreste dovuto vedere le loro facce, a suon di tarantella ballavano, ridevano. Alla domanda “do you like?” la risposta era anticipato sempre da un sorriso “yes. I love, Miromag --- num!” (troppo difficile nella pronuncia )
Finito ci siam recati nel cuore di BitBurg, una curiosità sulla città, piccola ma importante della Germania. Un indagine fatta tra i tedeschi pone il marchio di Bitburg in termini di conoscenza prima del logo della Mercedes, impressionante no? Ritornando a noi, visitando la città con i suoi tanti bar e ristoranti sul corso, con le sue fioriere alle finestre, lo spettacolo è veramente affascinante. Camminando lungo il corso, con molto orgoglio nostrano abbiamo fatto visita ad un giovane imprenditore Mormannese, emigrato da quasi 13 anni ha saputo mettere in evidenza la sua professionalità e costruire un punto di eccellenza, di ritrovo non per gli italiani, sarebbe stato troppo facile, bensì per i cittadini di Bitburg.
Il suo nome è Roberto Leone! Bravo Roberto, con la tua professionalità e cordialità, dai lustro a Mormanno e come tale non possiamo non esserti riconoscenti! A dimenticavo, la cucina è buona ma il caffè è meglio, pertanto se qualcuno di voi fosse in zona ha un motivo in più per fargli visita.
Sempre in costume tradizionale per le vie di Bitburg, non si può non notare l’ordine e la pulizia, da questa parti qualcuno direbbe cose scontate. Il problema della differenziata, tema molto caldo in Italia, qua non solo la fanno, ma vorrei raccontarvi come… ma è troppo lungo, vi dirò solo che per il vetro hanno 3 contenitori Bianco, Marrone, Verde. In alcuni casi da noi nemmeno uno di questi!
Tra una bevuta e un’altra si sono fatte le 20 siamo pronti per entrare e dare vita al gran galà del festival giunto alla sua 47* edizione. Mentre la banda musicale di Bitburg intonava l’inno di Mameli noi sfilavano e cantavamo, un momento di orgoglio che ben si concilia con il 150° dell’Unità d’Italia. Vi parlavo prima del sindaco di Bitgurg il Dr. Joachim randals e di come sia operativo, ebbene dopo aver pubblicato il nostro articolo “Prossima fermata, Bitburg” ne ha fatto copia è l’ha distribuita tra i suoi concittadini. Delfino, Roberto e tanti altri ricevendo l’articolo seguiva il seguente commento “conoscono bene la propria storia, la promuovono condividendola con altri contemporaneamente studiano e promuovono quella degli altri, in questo caso la nostra”.
Alle 22 circa ci siamo esibiti nel palatenda, con una platea colma di persone, il “pecuraro” l’ha fatta da padrone! Dopo l’esibizione abbiamo iniziato la nostra visita ai vari stand. Migliaia di persone bevevano birra, mangiavano e scherzavano, una piccola nota: non ho visto poliziotti, gendarmi a sorvegliare la piazza, se qualcuno ha alzato il gomito usciva dalla piazza quasi simboleggiare che aveva perso un’occasione per stare insieme.
Infine, le birre vengono versate in bicchieri di vetro, qualora qualcuno di questi fosse malauguratamente caduto a terra, non si aspetta che passi l’addetto a raccoglierlo per deporlo negli appositi stalli, è il cittadino che lo raccoglie e lo porta al giusto posto. Un’altra bella lezione direi di educazione civica, peccato che lì da noi questa non è più materia di studio!
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