lunedì 11 luglio 2011

12 Luglio 2011, il Gran Galà dei Miromagnum

12 Luglio 2012, il Gran Galà dei Miromagnum

La mattina è iniziata per i Miromagnum all’alba, ore 8,30 tutti in cortile. Oggi è una mattinata di riposo, l’organizzazione del Festival ci ha consegnato una serie di buoni accesso alle “Cascade”. Cascade è un complesso sportivo con piscine, saune, area massaggi, degno di nota in tutta la regione dell’Eifel. Ci saremo aspettati un’adesione di massa, con grande stupore quasi tutti i componenti hanno deciso di affrontare la mattina, facendo un po di turismo culturale.

Abbiamo iniziato con la visita della città, la prima cosa che salta agli occhi è l’assenza assoluta di saracinesche, ognuno di noi si è posto la domanda “ma le saracinesche dei negozi che fine hanno fatto?” Una domanda difficile da rispondere. Passeggiando ci siamo recati nuovamente da Roberta, con estremo piacere possiamo dire che abbiamo assaggiato un gelato subliminale, per non parlare di caffe e cappuccino!

Sono fatte le 11, decidiamo di far ritorno alla piazza del Municipio, sul nostro cammino ci imbattiamo in una classe dell’asilo in visita al festival. Circa 30 bambini di ogni razza bellissimi. Gli occhi di quei bambini, la loro felicità nel vedere i gruppi esibirsi non aveva prezzo.


Con Gianluca, si commentava la grandezza di questa nazione, di come solo 70 anni fa una cosa del genere era del tutto impensabile! La Germania è una nazione da prendere come modello, dagli errori del passato ha fatto tesoro, con il suo agire si è rialzata e oggi è asse portante dell’europa nel mondo. Con quasi 86 milioni di abitanti, giornalmente da prova di come è possibile costruire un mondo migliore. Lo fa anche con questo festival!!!!


E’ giunta l’ora della pappa, di comune accordo si decide di assaggiare una specialità tedesca lo si fa nel ristorante Muller, forse il più caratteristico di Bitburg. Abbiamo provato:
• Saftschinken
• Gegrillter FleischKeiso
• Grillbreitwurst
• Grebe Mettwurst
• Sauerkraut Pitrec

Delizie del palato con filetto di manzo, leggero purè di crauti e tanto altro ancora accompagnato dalla regina di Bitburg, la birra! Dopo il pranzo, ,luculliano, ci siamo tutti riprovati davanti alla famosissima Bitburg Pils, sede centrale della fabbrica della birra.

Per l’ennesima volta, Delfino ha dimostrato di conoscere tutti, che ogni desiderio è da esaudire specie se si tratta di un gruppo italiano. Verò è che, pur non essendo stato pianificata nessuna nostra visita presso la fabbrica, con il suo solo modo di fare è riuscito a farci inserire nei gruppi del tour giornaliero. L’appuntamento era alle 12,45, nell’attesa si consumava una Bitburg Premium – Quality.
Tra una bevuta e l’altra, ci siam sentiti chiamare e da una delle finestre della fabbrica è spuntato una bandiera con il tricolore. E’ Rita una tedesca che ha sposato un Calabrese di Reggio Calabria, che ama l’Italia e la sua storia. Un motivo in piu per raccontare come alcune volte sono più i pregiudizi che ci dividono che le effettive differenze.







La visita, è stata molto istruttiva, ci ha spiegato come nasce Bitburg Beer, azienda leader nel produzione della Birra in Germania, con i suoi 226 anni di storia oggi esporta in tutto il mondo con oltre 3,5 milioni di bottiglie all’anno. Lo spirito che aleggia in azienda è un spirito di innovazione, ricerca, professionalità ma soprattutto qualità. Abbiamo potuto come questa impresa si fonda su la sua territorialità e qualità, il resto non serve pertanto è considerato inutile e di conseguenza viene scartato.
Territorialità e qualità: un binomio vincente. Bitburg Beer, non potrebbe esistere come prodotto senza l’acqua di Bitburg. Acqua che viene estratta a 300 metri dal sottosuolo con una storia di oltre 10.000 anni, si 10.000 anni! Andiamo agli altri prodotti portanti come il grano e il luppolo, anche questi selezionati con cura maniacale sono tutti prodotti in zona.

Andiamo al marchio, come vi dicevo in precedenza in Germania è conosciuto più del simbolo della Mercedes, ogni venti anni viene riutilizzato senza che questo perda o venga sfumato di contenuti.

Alla fine della nostra visita abbiamo degustato in un salone con i mille successi di Bitburg le varie specialità di birre prodotte. Insomma un ultra perla di conoscenza per i Miromagnum.
Dopo la visita, ci siamo apprestati a rientrare all’ostello, per indossare il costume tradizionale e partecipare al gran galà di chiusura del festival. Il primo spettacolo è avvenuto nella piazza san Pietro, li i miromagnum hanno sfoggiato esperienza e professionalità con alcune chicche, su cui al momento vige il segreto, non posso dirvi nulla, Lucia mi ucciderebbe… vi dico solo che sono fantastici……

Dimenticavo un aneddoto, narrato da un’opera in bronzo posta in questa piazza, nel 1500 Bitburg era crocevia di guerra. Siamo in piena guerra dei 30 anni, gli svedesi assediavamo da quasi dieci anni la città senza riuscire non loro intento. Sembra la storia di Atene e Sparta, solo che il cavallo di Troia viene portato a chi assedia e non viceversa. Per poter far entrare le provviste nel castello, le forze armate di Bitburg si erano inventati uno stratagemma. A l’occorrenza si vestivano con pelli di capra e simulavano il pascolo per il recupero delle derrate. Così facendo gli svedesi si ritirarono e Bitburg fu libera!


Alle 21,00 siamo nuovamente campo, pronti ad affrontare il nostro ultimo saluto al popolo tedesco. E’ stato un crescendo, abbiamo iniziato con una tarantella del pollino, per secondo sholtz accompagnato da un ballo della spiga russa a di poco elettrizzante per dessert un saluto particolare a suon di tarantella. Il pubblico in estasi si ha ricoperto di applausi e complimenti, che difficilmente dimenticheremo.

A questo punto vi saluto, è giunto il momento di preparare la valigia domani alle 8.00 si riparte per la nostra amata Italia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Orgoglio MIROMAGNUM Il Presidente