Come molti di voi sapranno in tutto il mondo ogni anno vengono organizzati migliaia di Festival del Folklore, ognuno di questi porta con se il sacrificio, l’impegno, la dedizione per chi li organizza e per chi ha l’onore di poterne prendere parte.
Molte sono le organizzazioni internazionali che coordinano questi eventi tra le più importanti, vogliamo ricordare: C.I.O.F.F., I.O.V., W.I.P.O . tante altri. Ognuno di queste organizzazioni ha un obiettivo comune, per dirlo attraverso il motto del noto antropologo Lèvi-Strauss “Diversità è ricchezza!” ovvero fare in modo che le differenze culturali siano elemento di coesione sociale, di arricchimento e non di divisione. I Festival del folklore oltre ad essere eccellente volano culturale sono insieme alla danza, alla musica, alle scienze strumenti unici per realizzare quel fine unico di convivenza dei popoli su questa nostra terra.
Osservando il mondo che ci circonda, questa visione sembra così lontana, così utopistica quasi da cadere nel “romantico”. Ma mi chiedo se esistono tutti questi Festival, se esistono per ogni nazione migliaia e migliaia di associazioni che portano avanti questi principi di identità e nello stesso tempo di confronto, forse questi valori non sono proprio così “scontati!”
Solo in Italia tra bande musicali e gruppi folclorici siamo quasi a quota mille, di media 1,2 su ogni 10 comuni. Un dato da non sottovalutare! Dimostrazione sono stati i riconoscimenti comunali avuti da queste associazioni in occasione del 150° dell’Unità d’Italia.
Questa estate i Miromagnum parteciperanno a uno dei più importanti Festival del folklore organizzati dal C.I.O.F.F in Europa, il “Europäisches Folklore-Festival 2011”. Bitburg è un comune di 12.942 abitanti nella Renania-Palatinato, in Germania. Si trova 30 km a nord della città di Treviri, e nella parte sud del Massiccio dell'Eifel, vicino al confine con il Lussemburgo. Una comunità con oltre 2000 anni di storia. Bitburg è conosciuta da sempre per la sua produzione della birra, vero è che il motto cittadino è “Bitte ein Bit!” (2).
Molte sono le organizzazioni internazionali che coordinano questi eventi tra le più importanti, vogliamo ricordare: C.I.O.F.F., I.O.V., W.I.P.O . tante altri. Ognuno di queste organizzazioni ha un obiettivo comune, per dirlo attraverso il motto del noto antropologo Lèvi-Strauss “Diversità è ricchezza!” ovvero fare in modo che le differenze culturali siano elemento di coesione sociale, di arricchimento e non di divisione. I Festival del folklore oltre ad essere eccellente volano culturale sono insieme alla danza, alla musica, alle scienze strumenti unici per realizzare quel fine unico di convivenza dei popoli su questa nostra terra.
Osservando il mondo che ci circonda, questa visione sembra così lontana, così utopistica quasi da cadere nel “romantico”. Ma mi chiedo se esistono tutti questi Festival, se esistono per ogni nazione migliaia e migliaia di associazioni che portano avanti questi principi di identità e nello stesso tempo di confronto, forse questi valori non sono proprio così “scontati!”
Solo in Italia tra bande musicali e gruppi folclorici siamo quasi a quota mille, di media 1,2 su ogni 10 comuni. Un dato da non sottovalutare! Dimostrazione sono stati i riconoscimenti comunali avuti da queste associazioni in occasione del 150° dell’Unità d’Italia.
Questa estate i Miromagnum parteciperanno a uno dei più importanti Festival del folklore organizzati dal C.I.O.F.F in Europa, il “Europäisches Folklore-Festival 2011”. Bitburg è un comune di 12.942 abitanti nella Renania-Palatinato, in Germania. Si trova 30 km a nord della città di Treviri, e nella parte sud del Massiccio dell'Eifel, vicino al confine con il Lussemburgo. Una comunità con oltre 2000 anni di storia. Bitburg è conosciuta da sempre per la sua produzione della birra, vero è che il motto cittadino è “Bitte ein Bit!” (2).
Inoltre viene da molti ricordata per la sua storia durante la II Guerra Mondiale. In effetti, da Bitburg iniziò la spallata della linea occidentale Nazista a cura delle forze alleate della 82° e 101° Airborne (3). Alla fine della II guerra mondiale, la città era stata rasa al suolo. Nel 1965 la città sotto il controllo delle forze alleate francesi, divenne di interesse strategico per la NATO, in pochissimo tempo fu impiantata una delle basi aeroportuali NATO più in importanti in Europa. La sua dismissione avvenne nel 1995 subito dopo la guerra del golfo.
A 40 anni di distanza dalla fine della II Guerra Mondiale, in piena guerra fredda, Bitburg ritorna agli onori della cronaca per la visita dell’allora cancelliere della Repubblica Federale Tedesca Helmut Kohl e il Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan. Questo periodo è fucina del cambiamento, gli eventi che a breve racconteremo sono le prime avvisaglie che il mondo sta cambiando. In realtà già nel novembre 1984 presso la Casa Bianca, Reagan e Kohl lanciarono un forte appello alla condivisione e collaborazione. In occasione del G7 che si tenne a Bonn nel 1985, l’allora cancelliere tedesco occidentale Helmut Kohl vide l'opportunità di dimostrare la forte amicizia che esisteva tra la Germania e il suo ex nemico. Kohl invitò Reagan, a festeggiare il 40° l’anniversario del giorno della vittoria, rendendo onore ai caduti presso il cimitero Kolmeshöhe vicino a Bitburg.
Ai più poteva sembrare una visita come tante, se non per il fatto che all’interno del cimitero, vi erano per lo più caduti tedeschi e tra questi 22 membri delle temute Waffen-SS. Inoltre in precedenza il team di Reagan aveva deciso di non includere la visita al campo di concentramento di Bergen-Belsen, come era stato precedentemente suggerito da Kohl, per non offendere l’ospitalità dell’amico.
Reagan e Kohl, adottarono una posizione non popolare, attirando le furie della stampa, degli ex-combattenti da entrambe le parti, dalla comunità ebraica internazionale, di artisti del calibro di Frank Zappa ecc, ma la loro lungimiranza andava ben oltre… Con la loro decisione avevano previsto quello che sarebbe da li a poco successo come la caduta del muro di Berlino [09/11/1990] e successivamente l’unificazione della Germania [03/10/1990]. Il 05 maggio 1985, Reagan, Kohl e il generale Matthew Ridgway novantenne, che aveva comandato la 82° Airborne, il comandante della Luftwaffe generale Johannes Steinhoff furano i testimoni e artefici della riconciliazione tra le due nazioni.
Reagan depose una corona sul monumento dei caduti, tutti erano in piedi sull'attenti, il picchetto d’onore intonava con la tromba il silenzio, alla fine, Steinhoff che era al fianco del Presidente degli Stati Uniti, si voltò e con un gesto non da protocollo, strinse la mano con fermezza a Ridgway lieto in un vero atto di riconciliazione. Reagan sorrise e strinse la mano con fermezza al Generale Steinhoff.
Da allora molte cose sono successe, il mondo è cambiato e Bitburg viene ricordata per quella goccia d’acqua che ha dato vita al processo di pace, mai luogo fu più indicativo per accogliere un Festival del Folklore.
Come associazione, “I Miromagnum”, si apprestano a vivere dal 07 al 13 Luglio questa nuova avventura con estrema attenzione alla storia, alla cultura di questo popolo. Magari tra una visita e l’altra ci rinfrescheremo con una buona Birra!
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