Tra le tante feste popolari quella del carnevale è forse quella più sentita tra vecchi e piccini. Molti sono i modi con cui questa festa è vissuta. In ognuno degli 8100 comuni della nostra amata Italia, è possibile riscontrare differenze nelle maschere, nel festeggiamento, ma in quasi tutti questi eventi è riscontrabile il "Processo del Carnevale". Il processo sopravvive anche nella tradizione popolare odierna. Dopo il testamento del Carnevale, al quale si addossano tutti i mali del vecchio ciclo annuale, di solito si usa metterlo a morte. L'uccisione può avvenire per impiccagione o decapitazione ed è il momento culminante del dramma e dei festeggiamenti, ma la forma più usuale è quella del fuoco, ovvero la messa al rogo del fantoccio di Carnevale che troviamo in tantissime località. In Italia, un paese di grande tradizione carnevalesca, ci sono molte manifestazioni che richiamano folle di turisti e di appassionati, ma nei secoli passati il Carnevale più spettacolare si festeggiava nella capitale.Il Carnevale romano era incoraggiato dagli stessi Papi, che avevano ereditato dai pagani la saggezza di convogliare in una forma pacifica gli umori di rivolta e le manifestazioni di malcontento dei loro sudditi-fedeli. I festeggiamenti del Carnevale di Roma culminavano nella cosiddetta "corsa dei bárberi", e cioè dei cavalli berberi, che aveva tanto colpito Goethe da ispirargli una magistrale descrizione nel suo "Viaggio in Italia". Ieri sera un gruppo di amici del Miromagnum, hanno voluto rivivere l'esperienza del carnevale così come era vissuta dai 'quadrari' (bambini) fino a qualche decennio fa tra le 'vaneddre' (vicoli) del centro storico. Vestiti di tutto punto: con cappe, organetto e l'immancabile cupi cupi sono andate casa per casa. Bussando alle porte e ad unisono si sono cosi presentati 'a zizza, zizza salata... Mujeri mia se ngrivata da lu chiancatu e se fatta na friseddra allo pettu ca a malapena conza lu letti!". Se pur accolti con i guanti bianchi, mai si sono fatti riconoscere, di contro i musici ignoti sono stati accolti con vino, pane e l'immancabile salsiccia. È stata una bella serata! Ritornando alla festa del carnevale i miromagnum domenica pomeriggio saranno nel borgo di Castelluccio (pz) mentre lunedì parteciperanno presso il protoconvento di Castrovillari al gran gala del carnevale del Pollino, giunto alla sua 57* Edizione. Che dirvi buon carnevale a tutti! Vi aspettiamo... Facciamo in modo che ognuno di questi mille modi di festeggiare il carnevale non vada smarrito!!!
venerdì 13 febbraio 2015
A zizza, zizza salata...
Pubblicato da Gruppo Fokloristico Miromagnum alle venerdì, febbraio 13, 2015
Etichette: carnevale, castrovillari, festival folklore, mormanno
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